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Ricorda le Figaro che Shankar è stato “internazionalmente conosciuto dagli anni ’60 grazie alla sua influenza su numerosi musicisti rock in cerca di nuove sonorità”. Fra questi, ovviamente, i quattro di Liverpool.

Ecco George Harrison che prende lezioni di Sitar da lui, ancora un po’ impacciato sopratutto nei cambi fra gli accordi: per il chitarrista dei Beatles, era il “padrino della musica world”. Ricorda ancora il media francese che Shankar aveva aperto una scuola di musica a Los Angeles nel 1967 “e aveva partecipato al festival di Monterey lo stesso anno e al concerto di Woodstock nel 19692. Aveva poi vinto tre Grammy, “il più importante premio dell’industria musicale americana”.

UNA GRANDE EREDITA’-Aveva una salute fragile “da molti anni”, dice la famiglia, che ringrazia tutti coloro hanno fatto parte della vita di Shankar. La prima canzone dei Beatles in cui George suona il Sitar è Norwegian Wood.

Il Sitar venne poi riutilizzato in “Love You To”, “Tomorrow Never Knows”, e”Within You Without You”, così come in “Across the Universe”.

Ma i Beatles non furono i soli ad utilizzare questo strumento, anche se furono i primi nella musica occidentale: anche i Rolling Stones, i Genesis, i Jethro Tull, i Metallica ed Elton John usarono, fra gli altri, l’esotico strumento.

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